Le uve
MERLOT
ORIGINI
Il nome di questo vitigno deriverebbe, secondo le credenze popolari, dal merlo che, come tanti altri uccelli, era particolarmente ghiotto di queste uve molto dolci e succulente.
Questo vitigno, originario de sud-ovest della Francia e coltivato particolarmente nella zona di Bordeaux, si diffonderà in Italia solamente nel 1880 ed è tuttora considerato uno dei vitigni internazionali miglioratori più plastici. Le prime notizie italiane si hanno grazie al Sannino nel 1875 sulla coltivazione nel distretto del Conegliano.
CARATTERISTICHE AMPELOGRAFICHE
GERMOGLIO: ad apice espanso, cotonoso bianco con bordi carminati.
FOGLIA: di media grandezza, pentagonale, trilobata e quinquelobata. Seni laterali superiori ad U mediamente profondi, seni laterali a U. Lembo ondulato, bolloso, verde scuro.
GRAPPOLO: medio, alato (1 o 2 ali), più o meno spargolo, con peduncolo rosato e legnoso fino alla prima biforcazione.
ACINO: medio, tondo, di colore blu nero, buccia di media consistenza, pruinosa.
CARATTERISTICHE COLTURALI
Il merlot è un vitigno molto plastico, si adatta a quasi tutti i tipi di terreni e trattandosi di un vitigno precoce riesce a raggiungere livelli di maturazione ottimali anche nei climi più freddi. Teme i terreni eccessivamente soleggiati, in quanto il grappolo tende ad allessarsi e ad avere crolli di acidità.
Maturazione medio-precoce.
MALATTIE
Vitigno particolamente sensibile alla peronospera, alla botrite e al marciume acido.
Resistente all’oidio. Sopporta la siccità e rischia danni in caso di gelate tardive.
CARATTERISTICHE ENOLOGICHE
In Italia viene vinificato in purezza o utilizzato come miglioratore in miscellanea con altri vitigni autoctoni.
In purezza da origine ad un vino rosso rubino intenso, caratterizzato da profumi di frutta rossa e in particolare di frutti di sottobosco, fiori rossi e sentori erbacei. In caso di sovramaturazione evidenti sono i sentori di confettura di prugne o di marasche.
In bocca abbiamo un vino di corpo, strutturato, ma allo stesso tempo vellutato e armonico.