La vite
la vite è una pianta presente sul nostro pianeta, in particolare nelle zone temperate, da migliaia di anni.
Le prime popolazioni che incominciarono a coltivare la vite e quindi a produrre vino, furono i sumeri seguiti dagli egiziani, dai greci e poi dagli etruschi.
Oggi giorno l’Italia è il primo paese viticolo del mondo, e l’Europa detiene l’80% della produzione mondiale.
Tra le varie specie esistenti, la più importante è la vitis vinifera, alla quale appartengono quasi tutte le varietà da frutto .
La vite può vivere e fruttificare solamente dove esistono le quattro stagioni. Nell’antichità la vite era coltivabile senza grossi problemi fino a che, circa 200 anni fa, dall’America arrivarono dei parassiti che portarono quasi all’estinzione della vite europea.
Quelli degni di nota e tra i più pericolosi sono: la fillossera che attacca le radici della pianta, la peronospora e l’oidio che invece attaccano foglie e grappoli.
Questi parassiti si combattono con prodotti a base di rame per la peronospora e a base di zolfo per l’oidio; per la fillossera il problema è stato risolto con l’utilizzazione dell’apparato radicale americano che ne è immune. Oggi infatti le piante europee hanno tutte il basale portante le radici di tipo americano, invece la parte fruttifera è europea e viene applicata per mezzo di un innesto. Ogni anno la vite, quando è a riposo vegetativo, deve essere potata per ottenere una buona produzione sia dal punto di vista qualitativo che qualitativo. Dal tipo di potatura, dal numero di piante per ettaro e dal tipo di vigneto dipende la qualità e la quantità dell’uva. Con la potatura vengono eliminati i tralci che hanno già dato il frutto, i sistemi di potatura sono di diverso tipo a seconda dei fattori climatici e del tipo di vigneto. Sarà importante avere dalla pianta la massima espansione vegetativa, perché più vegetazione c’è più è accentuata la fotosintesi clorofilliana, e quindi ci sarà più zucchero nell’acino. Il tralcio si pota più o meno corto a seconda dell’uva che si vuole produrre; più gemme avrà il tralcio, più uva produrrà la vite, ma minore sarà la qualità. L’esposizione migliore per la vite è sud-est (per l’esposizione al sole) ed in collina. Le piante, denominate barbatelle, cominciano a produrre intorno al terzo-quarto anno di età, dal sesto anno si avrà un’ottima produzione. Il ciclo di vita di una vite è di circa 30 anni, dopo di che conviene estirpare il vigneto, fare riposare il terreno e poi reimpiantare.